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venerdì 23 aprile 2010

PIOMBO NEGLI ALIMENTI. A RISCHIO BAMBINI IN EUROPA

'Piombo negli alimenti, a rischio i bambini in Europa''. E' quanto denuncia l'Aduc sulla base di 9 anni di indagini, dal 2003 al 2009, condotta in 14 Stati membri della Ue piu' la Norvegia.

''L'esposizione umana al piombo - ricorda l'associazione - puo' avvenire per via alimentare, con l'acqua, l'aria, il terreno e la polvere. Il cibo e' la principale fonte di esposizione al piombo che si accumula nell'organismo umano.

Il piombo e' un contaminante ambientale che si trova in natura e, in misura maggiore, proveniente da attivita' antropiche (estrazione e successive lavorazioni). Anche se in circa i due terzi dei campioni il piombo e' stato al di sotto del limite di rilevazione, e quindi a basso rischio per gli adulti soggetti 'solo' ad un aumento della pressione, la preoccupazione maggiore riguarda gli effetti sullo sviluppo neurologico dei feti, dei neonati e dei bambini, che ha portato a una riduzione del quoziente di intelligenza (IQ), con diminuzione delle funzioni cognitive fino a sette anni di eta'. Ci sono prove che questo porta, successivamente, ad una riduzione del volume della materia grigia cerebrale negli adulti''.

Non e' tutto, aggiunge l'Aduc: ''L'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro ha classificato il piombo inorganico come probabilmente cancerogeno per l'uomo.

Ci sono tutte le condizioni affinche' la Commissione europea modifichi le linee guida esistenti per la tutela della salute pubblica, rivedendo gli attuali livelli di esposizione al piombo, sia dagli alimenti che da altre fonti''.

In questo senso l'Aduc sollecita i ministri alla Salute, Ferruccio Fazio, e alle Politiche Europee, Andrea Ronchi, ''affinche' si facciano portatori di queste istanze in sede comunitaria''.

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