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sabato 5 giugno 2010

ABBRONZATURA : DAI DERMATOLOGI L'ELENCO DELLE FALSE CREDENZE SU ABBRONZATURA


Con l'arrivo dei primi week end al mare la voglia di tintarella sale e le scottature sono sempre in agguato: per assumere un colorito biscottato senza mettere in pericolo la salute, ecco un elenco di false credenze sull'abbronzatura stilato dalla SIDeMaST (Societa' Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse).

Una pelle abbronzata e' completamente protetta dalle radiazioni solari: falso.

Un'abbronzatura intensa in un soggetto bianco conferisce un fattore di protezione (SPF-Sun Protector Factor) non superiore a 4.

Non e' possibile scottarsi nelle giornate nuvolose.

Falso: fino all'80% delle radiazioni UV del sole puo' penetrare attraverso le nuvole, e la presenza di foschia puo' addirittura aumentare l'esposizione alle radiazioni.

Non e' possibile scottarsi mentre si e' nell'acqua: Falso.

L'acqua in realta' fornisce solamente una minima protezione dalle radiazioni UV per le parti del corpo immerse, mentre il riflesso da parte dell'acqua stessa puo' aumentare l'esposizione alle radiazioni stesse.

L'abbronzatura solare e' salutare.

Falso: l'abbronzatura e' il risultato di un tentativo di difesa dell'organismo nei confronti di ulteriori danni provocati dalle radiazioni UV.

E' vero che se non avverto i raggi caldi del sole non mi scotto?.

Falso. La scottatura solare e' causata da radiazioni UV che non vengono percepite, mentre la maggior parte del riscaldamento e' dovuto alle radiazioni visibili e infrarosse del sole.

Gli schermi solari mi proteggono, cosi' posso stare al sole molto piu' a lungo.

Falso: gli schermi solari non devono essere utilizzati per prolungare il tempo di esposizione al sole, ma per aumentare la protezione durante l'esposizione.

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