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mercoledì 9 luglio 2008

Italia e geotermica 08-07-2008

(ANSA) - ROMA - ''L'Italia e' un Paese a forte vocazione geotermica, ma l'uso del calore della Terra e' ancora fortemente sottosviluppato. Per questo chiediamo al governo e alle istituzioni di puntare sul geotermico''. Lo afferma il presidente del Consiglio nazionale dei Geologi Pietro Antonio De Paola, a margine del convegno ''La geotermia a bassa temperatura in Italia'', che si e' tenuto a Roma. In particolare, Consiglio Nazionale Geologi, Unione Geotermica Italiana e Associazione Termotecnica Italiana hanno lanciato un ''Manifesto italiano per la geotermia'' che ha l'obiettivo di far sviluppare il calore della Terra come ''risorsa energetica eco-compatibile ed infinita che puo' limitare la dipendenza dalle fonti energetiche importate, ridurre il deficit della bilancia dei pagamenti, diminuire l'impatto sull'ambiente dei gas serra''. L'Italia e' stata pioniera nel campo della geotermia nel 1904, grazie alle prime intuizioni del principe Piero Ginori Conti a Larderello. Tra le zone piu' ricche ci sono Toscana, Lazio e Sardegna, con oltre il 60%, seguite da Veneto ed Emilia-Romagna con il 45% del territorio. Al 30% Lombardia, Umbria, Sicilia, Basilicata, Campania e Friuli-Venezia Giulia, mentre in tutte le altre regioni non si supera il 15%.

In Toscana la geotermia fornisce appena lo 0,6% del consumo totale di energia, costituita per oltre quattro quinti dalla produzione di elettricita' e per il resto dagli usi diretti del calore (balneologia, riscaldamento di ambienti, agricoltura, ed altri). ''Il nostro obiettivo - spiega De Paola - e' quello di giungere a raddoppiare questa percentuale entro il 2015-2020. La percentuale salira' presto grazie anche alla nuova sede della Regione Lombardia, che sorgera' a Milano nel 2012, e che sara' completamente riscaldata con acqua di falda''. ''Siamo fiduciosi - prosegue - grazie ai nuovi investimenti e al decreto del giugno 2005 che sta per essere convertito in legge. Per il futuro possiamo fare davvero molto di piu': dobbiamo puntare forte su una risorsa di cui siamo ricchi e di cui siamo stati pionieri in tutto il mondo''. Lo sviluppo della geotermia entro il 2020 - si legge tra l'altro nel ''Manifesto'' - consentira' inoltre all'Italia di evitare di scaricare nell'atmosfera 8-10 milioni di tonnelate di CO2 all'anno. Al convegno e' intervenuto anche il sottosegretatio all'Ambiente Roberto Menia, che ha detto aprira' un canale di comunicazione privilegiato con i geologi e l'Unione Geotermica Italiana, affinche' la geotermia possa contribuire sempre di piu' al mix energetico italiano.

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