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giovedì 24 settembre 2009

una DONNA SU otto A RISCHIO DI MORTE PER GRAVIDANZA In Sierra Leone


In Sierra Leone una donna su otto rischia di morire durante gravidanza o parto, uno dei piu' alti tassi di mortalita' materna al mondo. Lo rivela un rapporto presentato da Amnesty International, dal quale risulta che in Sierra Leone meno della meta' dei parti e' assistita da personale medico competente e neanche uno su cinque avviene in strutture sanitarie. Molte donne non sono in grado di accedere a cure vitali perche' troppo povere e migliaia hanno emorragie mortali dopo il parto.

In Sierra Leone una donna su otto rischia di morire durante la gravidanza o il parto, uno dei piu' alti tassi di mortalita' materna del mondo. E' l'allrme lanciato oggi da Amnesty International che, alla vigilia del summit dei leader mondiali di New York, in cui si discutera' sull'aumento dei finanziamenti delle cure mediche nei Paesi in via di sviluppo, ha presentato oggi a Freetown, la capitale della Sierra Leone, una campagna per ridurre la mortalita' materna nel paese africano.

Il rapporto presentato oggi, dal titolo 'Fuori dalla portata: il costo della mortalita' materna in Sierra Leone', contiene dati e testimonianze personali che mostrano come le donne adulte e le ragazze spesso non siano in grado di accedere a cure mediche vitali perche' sono troppo povere per pagarle.

Migliaia di donne hanno emorragie mortali dopo il parto: la maggior parte di esse muore in casa, altre mentre cercano di raggiungere un ospedale in taxi, in motocicletta o a piedi. In Sierra Leone meno della meta' dei parti sono assistiti da personale medico competente e neanche uno su cinque viene eseguito in strutture sanitarie.

'Questi dati raccapriccianti testimoniano che la mortalita' materna e' un'emergenza dei diritti umani in Sierra Leone' - ha commentato Irene Khan, Segretario generale di Amnesty - . Migliaia di donne adulte e ragazze muoiono perche' viene negato loro il diritto alla vita e alla salute, nonostante il governo abbia promesso di fornire cure mediche gratuite a tutte le donne in gravidanza''. L'accesso alle cure nei Paesi in via di sviluppo sara' al centro dell'incontro che si terra' domani, mercoledi' 23 settembre, all'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Il primo ministro britannico Gordon Brown dovrebbe annunciare una serie di nuove misure finanziarie destinate a migliorare le cure mediche nei Paesi in via di sviluppo, in particolare quelle relative alla salute infantile e materna. La Sierra Leone dovrebbe essere tra i paesi destinatari dei finanziamenti.

''Questi ulteriori fondi, di cui in Sierra Leone c'e' un disperato bisogno, non arriveranno alle donne e alle bambine che si trovano nelle zone piu' interne del paese e che rischiano la morte piu' di tutte. Le loro vite saranno salvate solo se il sistema sanitario sara' guidato in modo adeguato e se il governo sara' chiamato a rispondere del proprio operato' - ha sottolineato Khan -. I finanziamenti, da soli, non risolveranno il problema. La profonda discriminazione e il basso status sociale delle donne sono alla base della terribile tragedia della mortalita' materna.

La Sierra Leone e' un paese in cui le bambine sono costrette ad accettare matrimoni precoci, vengono escluse dalla scuola e sono esposte alla violenza sessuale. I bisogni delle donne in termini di salute, ricevono scarsa considerazione da parte delle famiglie, dei leader delle comunita' locali e del governo' - ha aggiunto.

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