
È il progetto battezzato "Plasia" (Progettazione e realizzazione di un sistema di deposizione al plasma di silicio amorfo su substrati plastici), realizzato, con un investimento di 1,9 milioni di euro di cui 610 mila provenienti dal Por 2000-2006, grazie alla collaborazione tra Università di Catania e le imprese dell'Etna Valley Advanced Technology Solutions (capofila, società con sedi anche in Francia e Singapore), MI Welding Technology, Meridionale Impianti, High Purity Technology Srl.

Le prime applicazioni del progetto riguardano soprattutto l'ambito del fotovoltaico. Dimentichiamo i pesanti e alti pannelli fotovoltaici sui tetti delle case: il thin film permetterà di generare energia dalle pareti, dalla vela di una barca o dalla custodia del notebook. E potremo comprarne pellicole al supermercato. Ovviamente, per ora si tratta di un'applicazione da laboratorio, per quanto collaudata e verificata, che richiede tra uno e due anni di lavoro per arrivare alla produzione industriale. Ma gli sviluppi sono già in cantiere: «Stiamo lavorando su un sistema roll-to-roll, ovvero un sistema continuo capace di fissare il materiale richiesto sul foglio, che noi immaginiamo di plastica, via via che questo scorre», dice Salvatore Raffa, presidente di Meridionale Impianti e del Distretto Etna Valley.
«Anche gli sviluppi successivi – aggiunge Di Stefano – sono stati notevoli rispetto al progetto iniziale, grazie soprattutto alla possibilità di deporre ossido di zinco, che è un ossido conduttivo trasparente». In questo caso il sistema può trovare applicazione nella sensoristica, perché consente di creare un rilevatore altamente sensibile su una superficie di appena 2 micron, in grado di individuare qualunque elemento che si depositi sulla superficie o qualunque "alterazione" ambientale.
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