
Non e' piu' solo un sospetto. L'abuso di sostanze cannabinoidi, principali costituenti della marijuana, potrebbe contribuire a provocare l'infertilita' nell'uomo. Lo ha confermato lo studio ''The endocannabinoid system and pivotal role of the CB2 receptor in mouse spermatogenesis'', aprendo nuove prospettive per la comprensione dei fenomeni di oligospermia o azospermia (drastica diminuzione o totale assenza del numero di spermatozoi, spesso con riduzione della motilita'), in particolare in quei pazienti che presentano normale assetto cromosomico e assenza di difetti genetici noti o patologie occlusive.

''Negli ultimi anni'', spiega Pierangelo Orlando dell'Ibp-Cnr, ''abbiamo assistito ad un aumento progressivo dell'incidenza dell'infertilita' di coppia. Secondo le piu' recenti statistiche a livello mondiale, sarebbero circa il 15% le coppie con problemi di mancata o ridotta fertilita', per il 40% attribuibili a oligospermia o azospermia maschile.
Le cause potenziali della ridotta fertilita' maschile sono da ricondurre per il 60% dei casi ad una origine genetica e per il restante 40% a malformazioni occlusive o che sfuggono alla classificazione''.
Nessun commento:
Posta un commento