La crema antirughe e quella idratante, dopo la doccia. Poi rimmel, rossetto, deodorante e ombretto. Le donne ogni giorno si spalmano su viso corpo e capelli circa 515 agenti chimici, secondo il calcolo fatto da una ricercatrice della casa cosmetica Bionsen. Per la cura del proprio corpo una donna moderna consuma quotidianamente «Tredici prodotti in media– spiega Charlotte Smith autrice dello studio – ognuno dei quali è composto da più di 20 ingredienti, compresi additivi e addensanti». Per non parlare dei profumi, che arrivano a contenere un cocktail di 250 (ma possono arrivare fino a 400) agenti chimici.
REAZIONI ALLERGICHE - In alcuni casi i prodotti usati per farsi più belle e attraenti, si possono rivelare vere e proprie bombe chimiche. Come nel caso di Abigail Colbourne, una ragazzina londinese di 15 anni, che voleva i capelli più scuri e ha fatto una tintura in casa. Si è svegliata il giorno dopo con il viso irriconoscibile, gonfio come un alieno, racconta il quotidiano britannico The Sun. Non aveva fatto il test antiallergico consigliato nelle istruzioni. Un’altra ragazza, volendo imitare una popolare cantante, testimonial di un colorante per capelli, ha usato il prodotto e si è ritrovata calva. Eczemi e follicoliti, insomma, sono rischi molto frequenti.
DAL LUCIDALABBRA AL MASCARA - «La cosmesi quotidiana è cambiata radicalmente negli anni – ha spiegato Charlotte Smith – prima era più acqua e sapone, oggi è una continua applicazione di creme autoabbronzanti, unghie finte, lampade, filler, capelli e ciglia allungate. Dietro queste pratiche si nascondono molti pericoli». Ricettacolo di composti dai potenziali effetti indesiderati sono i lucidalabbra (contengono 33 elementi), i mascara (29), le creme per il corpo (32 elementi) e le creme per le mani (persino le più naturali contengono fino a 11 agenti chimici). Molte associazioni di consumatori e ambientaliste da anni combattono per l’abolizione dei parabeni, usati come conservanti, del laurilsolfato di sodio, che ha effetto schiumogeno, dei ftalati, contenuti nelle plastica, e della formaldeide, che sono considerati molto dannosi.
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