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mercoledì 31 marzo 2010

AMBIENTE: FORESTE TROPICALI DISTRUTTE PER I LIBRI

I processi di deforestazione sembrano inarrestabili, in particolare nel Sudest asiatico la metodica distruzione delle foreste di Sumatra ha diversi responsabili e oggi piu' che mai la richiesta di polpa per la carta sta dando un pericoloso impulso alla distruzione di quei paradisi. E' l'allarme lanciato in un rapporto del WWF, che insieme all'associazione Terra! richiama l'attenzione della societa' civile e dell'industria italiana.

Centinaia di libri per bambini sono stampati in Cina, dove due grossi gruppi Indonesiani quali APP e APRIL hanno il loro maggior mercato. Un'indagine realizzata dal WWF in Germania ha rivelato che su 51 libri per bambini stampati in Cina, 19 contengono fibre di legno tropicale, come la Shorea (meranti) o la Rhizophora, che provengono dalle ultime foreste naturali di Sumatra e del Borneo, che si contraggono sempre di piu' a causa della cupidigia dell'uomo e rappresentano l'ultima casa possibile per specie come la tigre di Sumatra, il rinoceronte di Sumatra, l'orango e l'elefante.

Le foreste pluviali indonesiane sono uno dei piu' importanti ecosistemi del pianeta, ospitano il 12% dei mammiferi, il 15% dei rettili e il 17% degli uccelli del pianeta, e sono la sola casa per numerose comunita' indigene e l'unica opportunita' di vita per milioni di persone che dipendono dalla foresta. Inoltre, la tutela responsabile di queste foreste e' una garanzia di protezione dal cambiamento del clima: negli ultimi 20 mila anni hanno accumulato uno spesso strato di torba che ne fanno un immenso serbatoio di carbonio, oltre 300 tonnellate per ettaro. La loro distruzione e' responsabile del 5% delle emissioni globali di gas serra, e fa dell'Indonesia il terzo paese per emissioni di CO2, dopo Cina e Stati Uniti.

La ricerca svolta in Germania desta grande preoccupazioni anche per il mercato italiano dove gli ambientalisti di Terra! hanno contato circa duecento titoli italiani per bambini stampati in Cina, Malesia o Thailandia, per conto di una ventina di editori. Le associazioni ambientaliste hanno espresso preoccupazione anche per il mercato della carta e dei libri stampati in Italia, poiche' il nostro Paese e' uno dei primi importatori europei di carta dall'Indonesia.

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