
Una flotta di robot mobilitata da British Petroleum cerca di arginare la chiazza di petrolio provocata dall'affondamento di una piattaforma nel Golfo del Messico. Durante la notte la macchia si e' allargata del 50% e ora copre un'area di oltre 1.500 chilometri quadrati, anche se secondo gli esperti si tratta perlopiu' di un sottile velo di greggio sulla superficie. La Deepwater Horizon e' affondata giovedi' scorso, due giorni dopo una violenta esplosione costata la vita a 11 operai.
Più che di un timore si tratta ormai di una certezza: l’incendio e poi il crollo della piattaforma petrolifera della Bp, 70 chilometri al largo delle coste della Louisiana, nel Golfo del Messico, sta causando un disastro ambientale di assoluta gravità. Ogni giorno fuoriescono circa mille barili di greggio e le operazioni per tentare di bloccare le perdite sono state interrotte dal mal tempo. La macchia nera potrebbe raggiungere presto le spiagge e la regione paludosa della Louisiana causando un disastro ecologico senza precedenti.

La pulizia delle acque La compagnia ha inviato 30 imbarcazioni per pulire le acque e diversi velivoli che disperdono sulla macchia una spray diluente. Sul caso giovedì scorso era intervenuto anche il presidente Barack Obama che aveva detto che il governo degli Stati Uniti considera "una priorità" la risposta ad un’eventuale catastrofe ecologica.
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