Un gruppo di 15 archeologi cinesi e turchi ha annunciato di aver ritrovato sul Monte Ararat, nell’est della Turchia, l’Arca di Noè. È quanto scrive il sito del tabloid britannico `The Sun´, secondo il quale il gruppo ha spiegato di aver individuato i resti di una struttura in legno sull’Ararat e di aver sottoposto alcuni campioni al test del carbonio 14.
Dall’esame sarebbe risultato che il reperto risale a circa 4.800 anni fa, epoca a cui daterebbe il diluvio universale raccontato dalla Bibbia, a cui Noè e la sua famiglia sopravvissero proprio grazie all’Arca. «Non possiamo dire al 100 per cento che si tratta dell’Arca di Noè, ma pensiamo di poterlo dire al 99,9 per cento», ha detto Yeung Wing-cheung, di Hong Kong, uno degli esploratori che affermano di aver ritrovato il reperto, tutti membri di un’organizzazione internazionale dedita proprio alla ricerca dell’Arca. La struttura sarebbe suddivista in vari compartimenti, alcuni dei quali pieni di fascine di legna e probabilmente destinati al trasporto di animali. Secondo i testi sacri, coppie di animali di diverse specie si salvarano perché imbarcate sull’Arca di Noè.
Il gruppo di archeologi ha spiegato di aver già invitato le autorità turche a richiedere all’Unesco che il sito sia inserito nella lista del patrimonio mondiale dell’umanità e di proteggerlo fino a quando un’indagine archeologica più approfondita non possa esservi condotta. Non è la prima volta che esploratori o avventurieri provenienti da diverse parti del mondo affermano di aver ritrovato l’Arca di Noè sull’Ararat. Secondo la tradizione biblica, infatti, l’imbarcazione si fermò proprio sulla cima di quel monte quando le acque si ritirarono al termine del diluvio.
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