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martedì 5 ottobre 2010

Ungheria: almeno 4 morti e 120 feriti per la fuoriuscita di fanghi chimici



Per la rottura di una chiusa invadono un villaggio 700 mila metri cubi di veleni usciti da una fabbrica chimica Tra le vittime un bimbo di 3 mesi.

Stato di emergenza in tre comuni dell'ovest dell'Ungheria in conseguenza della rottura di una chiusa che conteneva fanghi chimici di lavorazione contaminati da un derivato dell'alluminio. La fuoriuscita, avvenuta lunedì sera nei pressi di Ajka nell'ovest del Paese, ha causato la morte di almeno 4 persone, e il ferimento di altre 120, di cui alcuni in modo grave.

EMERGENZA - Tutte e quattro le vittime, tra cui c'è anche una bambina di un anno, erano residenti del villaggio. I servizi d’emergenza stanno ancora cercando altre 7 persone che risultano disperse. Il fango, altamente corrosivo ha investito il villaggio entrando anche nelle case. La Protezione civile ha lavorato tutta la notte ed è tuttora impegnata a cercare di neutralizzare con gesso il fango alcalino. Secondo la ricostruzione delle autorità lunedì sera i fanghi di lavorazione di un impianto d’alluminio hanno invaso l’area del villaggio fuoriuscendo da una riserva.

I fanghi rossi hanno invaso il villaggio, arrivando a investire fino a 230 case. Almeno 120 persone sono andate in ospedale per farsi curare ferite da prodotti chimici. Un portavoce delle autorità di protezione civile ha spiegato che i fanghi potrebbero essere arrivati al fiume Marcal. Le autorità hanno dichiarato lo stato di emergenza su un'area di circa 40 chilometri quadrati.

1 commento:

Anonimo ha detto...

KOMMUNISTI DI M.RDA!!I DIRIGENTI DELLA COMPAGNIA SI STANNO LAVANDO DALLA RESPONSABILITÁ!!!

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