In pericolo anche 1.020 specie vegetali superiori, circa il 15% del totale, e, tra le piante inferiori, lo è anche il 40% delle alghe, licheni, muschi, felci
L'andamento in declino della biodiversità non accenna a diminuire. Anzi. Procede con una progressione senza precedenti e il ritmo di estinzione delle specie è considerato "da 100 a 1000 volte superiore a quello registrato in epoca pre-umana". E l'allarme coinvolge in pieno anche il nostro Paese. Almeno 58.000 specie animali in Italia, il numero più alto in Europa, la metà dei vertebrati presenti in tutto il territorio, è minacciata dall'estinzione, circa un quarto degli uccelli sono a elevato rischio. E non va meglio alla flora.
In pericolo sono 1.020 specie vegetali superiori, circa il 15% del totale, e, tra le piante inferiori, lo è anche il 40% delle alghe, licheni, muschi, felci. L'estensione mondiale delle aree protette è quintuplicata dal 1970 a oggi ed ha raggiunto il 12% delle terre emerse. L'87% delle nazioni che hanno siglato la Convenzione Onu sulla Biodiversità ha approvato propri piani d'azione e strategie per la conservazione della biodiversità. Della perdita di biodiversità e delle azioni da mettere in campo per arginarla, si parla durante i tre giorni della 'Conferenza Ispra per la conservazione della biodiversità. Ricerca applicata, strumenti e metodi', apertasi oggi a Roma, presso la sede dell'istituto di ricerca.
L'evento, spiega l'Ispra, si collega alla 'Conferenza Nazionale per la Biodiversità', svoltasi nel giugno scorso e voluta dal Ministero dell'Ambiente, e "riprende il vivace dibattito che, a livello tecnico-scientifico, istituzionale e culturale, era stato avviato nel nostro Paese in tema di salvaguardia della biodiversità". Con la Conferenza dell'Ispra, per la prima volta, aggiunge l'istituto di ricerca, "un'Istituzione pubblica realizza un approccio multidisciplinare nei confronti di una materia che ha, per sua stessa definizione, necessità di essere avvicinata in questi termini".
"Biodiversità, infatti, -ricorda l'Ispra- significa ricchezza di vita sulla terra: milioni di piante, animali e microrganismi, i complessi ecosistemi che essi costituiscono nella biosfera, questa varietà non si riferisce solo alla forma e alla struttura degli esseri viventi, ma include anche la diversità in termini di abbondanza, distribuzione e interazioni tra le diverse componenti del sistema". "Il nostro Paese ha davanti sfide nuove ed impegnative in tema di conservazione della biodiversità" sottolinea il presidente dell'Ispra, Bernardo De Bernardinis.
"Alcune di queste -aggiunge De Bernardinis- sono diventate ancora più urgenti a seguito dei risultati della recente Conferenza Onu sulla biodiversità tenutasi a Nagoya, che ha definito una serie di obiettivi non più rinviabili. Pertanto, lo scopo della Conferenza dell'Ispra non è solo quello di presentare le attività svolte dall'Istituto in materia, ma anche di avviare una discussione sul suo ruolo rispetto all'attuazione del piano e della strategia nazionale per la conservazione della biodiversità su scala globale".
"Le funzioni dell'Ispra -sottolinea Emi Morroni, Responsabile del Dipartimento Difesa della Natura dell'Ispra- possono contribuire a mitigare le minacce alla conservazione della biodiversità, come ampiamente illustrato durante i lavori della Conferenza. Su questi temi l'Istituto è impegnato anche sul fronte dell'informazione tecnico-scientifica e della comunicazione rivolta al pubblico, per far crescere la consapevolezza sulla necessità di salvaguardare la biodiversità, base della nostra esistenza".
FONTE: http://www.adnkronos.com/IGN/Sostenibilita/Risorse/Allarme-Ispra-58mila-le-specie-animali-a-rischio-di-estinzione-in-Italia_311304175158.html
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