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martedì 1 febbraio 2011

Salute : Cane e gatto mai nel letto il contagio è dietro l'angolo


Infezioni, vermi, parassiti, la tigna e persino la peste. Un team di studiosi americani ha individuato un elenco di malattie che gli animali di casa possono trasmettere all'uomo. Meglio mantenere le distanze e adottare adeguate norme igieniche per evitare rischi e pericoli

Anche se è considerato il migliore amico dell'uomo, è meglio tenerlo lontano dalle lenzuola. Chi ha un cane o un gatto in casa spesso lo considera come un figlio o un membro della famiglia. Molti ignorano però che le coccole di un animale domestico, pur facendo bene all'umore, possono essere veicolo di infezioni, dalle più banali a quelle più serie. Lo sostengono esperti dell'università della California. In particolare, Bruno Chomel, docente della scuola di Medicina veterinaria dell'ateneo californiano, sulla rivista del Centers for disease control and prevention 1 (Cdc) statunitense, Emerging Infectious Diseases, ha pubblicato una ricerca in cui ha raccolto i risultati di un vasto elenco di studi sull'argomento. Ciò che emerge è che dalla Gran Bretagna agli Stati Uniti, dalla Francia all'Olanda, sono molte le zoonosi che l'animale attacca all'uomo.

C'è, ad esempio, un bambino di 9 anni che in Arizona ha contratto la peste dopo aver dormito con il suo gatto: colpa di una pulce. Una sessantenne inglese invece si è ammalata di meningite: aveva baciato sulla bocca il cane di casa. Una coppia ha contratto l'infezione da Mrsa (stafilicocco aureo) ripetutamente perché lasciava che il cane riposasse sotto le coperte. Dormire con Fido, ancora, per alcuni ha significato ammalarsi di anchilostomiasi: un verme penetra attraverso la cute e arriva fino al duodeno, dove poi resta annidato.

Ma nel ricco elenco c'è anche la tigna
(una specie di fungo), infiammazioni intestinali causate dagli ascaridi (un'altra famiglia di vermi) o la malattia da graffiatura di gatto, un'infezione batterica molto pericolosa per i bambini. Infine nel rapporto si parla anche di stafilococco resistente ai farmaci. A maggior rischio sono i giovani, gli anziani, e coloro il cui sistema immunitario è compromesso, come i pazienti sottoposti a trapianto, i diabetici e le persone sieropositive.

C'è da dire però che i casi riportati nello studio sono anche abbastanza rari. Tuttavia il Cdc ricorda che il 60 per cento di tutti gli agenti patogeni umani possono essere trasmessi anche da un animale, mentre più di 100 delle 250 malattie zoonotiche identificate finora provengono proprio da animali domestici. Per esempio, un altro studio del Cdc ha dimostrato che circa il 14 per cento della popolazione statunitense è stata infettata da nematodi, dei parassiti che causano la toxocariasi. Basta entrare in contatto con la sabbia della lettiera usata dal gatto, perché le uova e le larve di questo parassita sono proprio nelle feci.

Non si tratta di fgare allarmismo, dicono gli studiosi, bisogna piuttosto curare molto i propri animali, perché un cane o un gatto sano difficilmente sono veicolo di infezione. Secondo Larry Kornegay, presidente dell'American Veterinary Association, si tratta appunto di esempi rari: chi tiene un animale in casa deve semplicemente adottare precauzioni dettate dal buonsenso per ridurre al minimo i rischi. Ad esempio, dopo aver giocato col cane o con il gatto, occorre sempre lavarsi le mani. Anche portarli regolarmente dal veterinario per un controllo è un ottimo modo per fare della convivenza con un animale un'esperienza priva di pericoli per la salute.
fonte: http://www.repubblica.it/salute/prevenzione/2011/01/25/news/animali_domestici_e_rischi_di_contagio-11645210/

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