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venerdì 18 novembre 2011

ANTIBIOTICI: GIORNATA EUROPEA ANTIBIOTICI, ALLARME RESISTENZA. USARLI MEGLIO

Un piano quinquennale per combattere la minaccia crescente della resistenza dei batteri agli antibiotici, un fenomeno che causa la morte di circa 25 mila cittadini europei ogni anno. E' la proposta avanzata dall'Unione Europea alla vigilia della ''Giornata europea della sensibilizzazione all'uso degli antibiotici'', che prevede dodici musure, fra le quali la prevenzione delle infezioni, in particolare negli ospedali delle zone rurali, e l'uso ''prudente'' degli antimicrobici.

''La resistenza agli antimicrobici e' diventato un grande problema della societa' a livello europeo e mondiale'', ha detto il commissario europeo alla Sanita', John Dalli, facendo appello ai 27 stati membri ad ''agire con rapidita' e determinazione''.

L'Unione Europea, che ne ha gia' abolito l'uso per stimolare la crescita negli animali, ha fatto appello alle autorita' nazionali ad accentuare gli sforzi per ridurre l'uso di antibiotici nei pazienti.

Aumenta la ''resistenza'' dei microrganismi agli antibiotici e per questo diventa essenziale imparare ad usarli meglio. La resistenza, infatti, ne limita o in alcuni casi ne azzera l'efficacia, e da costituire in Europa un problema prioritario di sanita' pubblica. In larga misura, il fenomeno dell'antibiotico-resistenza e' causato dall'uso eccessivo e inappropriato di antibiotici. Il risultato e' che sempre piu' pazienti oggi sono affetti da infezioni da batteri resistenti a piu' antibiotici contemporaneamente, ovvero multiresistenti, contro le quali gli antibiotici efficaci sono limitatissimi o non ci sono affatto. Il rischio quindi e' ''quello di mettere a repentaglio i progressi tecnologici e clinici della medicina moderna e regredire in un'era pre-antibiotica, nella quale il paziente inevitabilmente soccombe all'infezione''.

Per questo, anche quest'anno si celebra la Giornata Europea degli Antibiotici, per promuoverne ''un uso consapevole e appropriato''. I dati sulla resistenza agli antibiotici nei paesi dell'Unione Europea sono raccolti dalla sorveglianaza Ears-Net, coordinata dall'European Centre for Disease Prevention and Control -Ecdc. L'Italia partecipa ad Ears-Net con i dati ottenuti dalla sorveglianza nazionale Ar-Iss, coordinata dall'Istituto Superiore di Sanita'.

In particolare, spiega l'Iss, i dati appena pubblicati, che si riferiscono al 2010, ''mostrano come la resistenza agli antibiotici nei batteri Gram-negativi stia aumentando in tutti i paesi europei. E' in forte aumento la resistenza nella specie Klebsiella pneumoniae, specie nei confronti dei carbapenemi, che sono farmaci considerati di 'ultima risorsa' per il trattamento delle infezioni gravi. La resistenza e' dovuta in gran parte alla produzione di enzimi che inattivano questi antibiotici, chiamati 'carbapemenasi'''.

Mentre nel 2009 la resistenza ai carbapenemi in Klebsiella pneumoniae era elevata solamente in Grecia, nel 2010 la resistenza e' aumentata in Italia, Ungheria e Cipro, come si puo' vedere dalle cartine europee qui sotto. In particolare ''il caso dell'Italia e' veramente preoccupante, in quanto la resistenza e' schizzata in un anno dall'1,4% al 16% per le sole infezioni invasive''.

Un'altra specie Gram-negativa nella quale la resistenza e' aumentata notevolmente e' Escherichia coli, soprattutto riguardo la classe dei fluorochinoloni. In Italia, ''la resistenza ha mostrato un trend continuo in crescita negli ultimi anni, fino a raggiungere il 38%''.

E' necessario, conclude l'Iss, ''oggi piu' che mai conoscere e sorvegliare il fenomeno dell'antibiotico-resistenza e controllarlo con le armi a nostra disposizione: un uso appropriato di antibiotici in comunita' e in ospedale e rigorose misure di controllo per evitare il diffondersi delle infezioni antibiotico-resistenti a livello ospedaliero''.

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