La foresta pluviale - rivelano i dati raccolti dai satelliti dell'ente spaziale americano - ha risentito fortemente di una sicciccità iniziata nel 2005, provocando danni al di la delle previsioni degli esperti. E a rischio sono i delicati ecosistemi della zona
L'allarme rosso è scattato un'area grande quanto due volte la California. Da tempi. Lì, nella foresta pluviale amazzonica si stanno evidenziando i primi chiari segni di degrado ambientale dovuti ai cambiamenti climatici. A certificarlo, forti delle osservazioni satellitari, è l'agenzia spaziale americana secondo la quale è questa l'area che ha patito fortemente una siccità iniziati otto anni fa.
Le cifre non ammettono interpretazioni, sono quelle di un nuovo studio che mostra come la gravissima carenza d'acqua che si verificò nel 2005 ha causato danni molto maggiori di quelli stimati preventivamente dagli studiosi e che il suo impatto dura più a lungo di quanto supposto, aggravato ulterioremente da un'altra siccità nel 2010.
In pratica l'intervallo di tempo tra i due episodi di siccità - come rilevano i dati raccolti dai satelliti - è stato troppo breve per consentire alla flora di riprendersi, danneggiando 70 milioni di ettari di foresta. "Tutto ciò potrebbe alterare la struttura e le funzioni degli ecosistemi pluviali della foresta amazzonica", ha avvertito Sassan Saatchi del laboratorio Jet populsion della Nasa.
fonte:http://www.repubblica.it/ambiente/2013/01/21/news/amazzonia_rischi_nasa-51015486/?rss
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