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lunedì 16 febbraio 2009

NUCLEARE : Scontro tra due sottomarini nucleari in pieno Atlantico, tragedia sfiorata


Tamponamento tra il britannico Vanguard e il francese Le Triomphant entrambi carichi di testate atomiche nella notte tra il 3 e il 4 febbraio
LONDRA (GRAN BRETAGNA) - Tragedia sfiorata nel curore dell'Atlantico. Un incidente tra due sottomarini nucleari (un francese e un britannico), avvenuto all'inizio di febbraio nel mezzo dell'oceano, è l'imbarazzante e inquietante allarme che arriva da oltremanica: perchè la collisione - rivela il quotidiano britannico «Sun»- avrebbe potuto far sprofondare nei fondali o rilasciare radioattività nucleare. LO SCONTRO - I due sottomarini (l'HMS Vanguard e il francese Le Triomphant) - che trasportavano entrambi missili nucleari e avevano, in tutto, circa 250 marinai a bordo - navigavano a fior d'acqua ed erano impegnati in due distinte missioni. In realtà, pur essendo stati entrambi danneggiati, i due sottomarini - ha tenuto a rassicurare il Ministero della Difesa britannico - non hanno riportato avarie all'attrezzatura nucleare. Ma rimane lo sconcerto per l'accaduto: «Le conseguenze potenziali sono impensabili», ha detto una fonte della Royal Navy al tabloid britannico. «L'esplosione nucleare era improbabile, ma una fuga radioattiva era possibile. Non solo: avremmo potuto perdere l'equipaggio e le testate nucleari. Sarebbe stato un disastro nazionale». L'inchiesta è già partita, anche per capire come sia possibile che ci fossero due sottomarini nello stesso specchio d'acqua, considerati i sofisticati dispositivi radar a bordo. E intanto il Vanguard, che è armato con 16 missili balistici, è già stato trainato a Faslane, in Scozia, per riparare i danni. Una tragedia sfiorata Secondo fonti della Marina francese, Le Triomphant - uno dei quatto sottomarini strategici nucleari della cosiddetta Force de frappe - stava rientrando in patria dopo 70 giorni di missione quando è avvenuto l’incidente, nella notte tra il 3 e il 4 febbraio. L’episodio non è invece stata confermato dal ministero della Difesa britannico. "La nostra politica - ha ricordato un portavoce - è di non commentare le questioni che riguardano i sottomarini, ma possiamo confermare che la capacità di deterrenza britannica è intatta e non ci sono problemi per la sicurezza nucleare". Entrambi i sottomarini pesano circa 35 tonnellate, possono portare sei testate nucleari e 16 missili balistici M45.

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