Gli inglesi ne fanno una questione di identità: le farfalle nei loro campi fioriti ci sono sempre state e non vedere più alcune delle loro specie più amate svolazzare copiose tra un fiore e l'altro fa male come una ferita che sanguina. L'estate del 2009 sarà un banco di prova per capire se sarà confermato il trend di rapido declino, registrato dagli studiosi soprattutto negli ultimi due anni, o se vi sarà una sperata quanto improbabile inversione di tendenza. Il 2008, secondo quanto si legge in nell'ultimo Uk Butterfly Monitoring Scheme è stato in assoluto l'anno l'anno più negativo della storia degli ultimi trent'anni. E almeno 12 specie hanno registrato drastici cali di popolazione al punto da arrivare vicine al rischio di estinzione.
NON SOLO ESTETICA - Non è però solo una questione estetica, una testimonianza di affetto per una componente fondamentale del panorama rurale britannico. «Le farfalle sono un importante indicatore, capace di metterci in allerta sui disequilibri dell'ambiente - avverte dal proprio sito Internet la Butterfly Conservation, un'associazione fondata nel 1968 da un gruppo di naturalisti proprio come risposta ai primi allarmi sulla riduzione del numero di insetti -. Se il numero di farfalle è in calo, inevitabilmente anche la fauna e l'ecosistema risultano in declino». Dal 1998 il presidente della Butterfly Conservation è sir David Attenborough, per anni volto televisivo della Bbc, noto anche in Italia per una serie di documentari sulla natura rilanciati da diverse trasmissioni a carattere scientifico e naturalistico, come ad esempio «Quark» di Piero Angela.
I MEDIA IN CAMPO - Per capire quanto la cosa sia fondamentale per i britannici, basta pensare al fatto che lunedì il Guardian ha dedicato ben quattro pagine all'argomento, oltre alla copertina nel proprio inserto G2 che, parafrasanto la canzone di Pete Seeger poi diventata uno dei simboli della protesta pacifista degli anni Sessanta si chiede: «Where have all our butterflies gone?», dove sono finite le nostre farfalle? L'Indipendent, altro autorevole quotidiano, ha invece deciso di lanciare la Great British Butterfly Hunt, la grande caccia alle farfalle britanniche. Si tratta ovviamente di una caccia solo documentaria, con i lettori sguinzagliati in ogni contea del regno unito con l'obiettivo di individuare e classificare tutte le 58 specie di farfalle - 56 indigene e due importate nel corso dei secoli - che vivono nell'isola e che sempre più sono a rischio di scomparsa. L'obiettivo è puntare i riflettori su un patrimonio naturale, ma anche sensibilizzare sempre più l'opinione pubblica verso le tematiche della conservazione dell'ambiente.
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