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venerdì 23 ottobre 2009

pannelli solari senza silicio al via in Italia

“La green economy è la nuova, grande frontiera industriale che gli imprenditori vogliono comprendere e cavalcare”.
Così disse Emma Marcegaglia la scorsa primavera. Dalle dichiarazioni ai fatti, per produrre pannelli solari il presidente della Confindustria sta per varare una fabbrica nuova a Lonate Pozzolo, vicino alla Malpensa: presidente il padre Steno, amministratore delegato l’uomo dell’energia del gruppo metallurgico Roberto Garavaglia, socia l’imprenditrice Marina Salamon. “Contiamo di aprire tra qualche trimestre, io spero un trimestre” anticipa a Panorama lo stesso Garavaglia.

“La linea produttiva è quasi tutta montata. A breve inizieremo le prove di funzionamento, ma, trattandosi di una novità tecnologica, prenderanno il tempo che ci vorrà”.
Garavaglia si schermisce. Però la notizia è ghiotta: nell’Italia del boom solare, infatti, mancano i produttori di pannelli nazionali. Le importazioni superano quota 98 per cento, gran parte dei profitti del settore esce dai confini.

“È vero, a livello produzione ci sono pochissime iniziative” conferma Garavaglia. «Non è facilecon concorrenti come i cinesi, che fabbricano pannelli a prezzi concorrenziali”.
La Arendì, come si chiama la nuova fabbrica italiana, proverà a fronteggiarli con una tecnologia innovativa: pannelli a film sottile che al posto del silicio, la materia prima tradizionalmente impiegata, utilizzano telloruro di cadmio. Si tratta di un brevetto messo a punto da un gruppo di professori dell’Università di Parma. Le loro ricerche hanno conquistato Marcegaglia e Salamon, al punto da indurle ad avviare la produzione su scala industriale associandoli nell’impresa.

Con la benedizione del ministero dell’Ambiente, che attraverso la Regione Lombardia ha contribuito con 9 milioni ai 30 dell’investimento complessivo, a Lonate si produrranno 220 mila pannelli l’anno. All’orizzonte, però, c’è la concorrenza interna di Enel e St, che a breve dovrebbero produrre pannelli “thin film” a Catania insieme al gigante giapponese Sharp. Una bella competizione, la Sharp è il numero uno.

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