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martedì 22 dicembre 2009

con un milione di auto a metano -25% emissioni Co2 e -1,3% decessi

L'impatto positivo del metano e' superiore del 17% rispetto a quello che si otterrebbe con una corrispondente espansione del numero di veicoli a gpl

Alla salute e all'ambiente fanno bene le auto a metano. Se il rinnovo del parco macchine in Italia con veicoli a metano continuera' con l'attuale tasso anche nei prossimi anni, nel 2011 le emissioni di Co2 calerebbero del 25% e si risparmierebbe in termini di costi sociali e malattie, con un calo dell'1,3% dei decessi legati all'inquinamento. E' quanto emerge da uno studio del Certet Bocconi, il Centro di economia regionale, dei trasporti e del turismo dell'ateneo milanese, sugli impatti ecologici, economici e sulla salute legati all'utilizzo dei diversi carburanti per autotrazione.
Secondo lo studio, ipotizzando una crescita del mercato delle vetture a metano del 50% l'anno per il periodo 2009-2011, basato sul tasso di crescita degli ultimi anni, e arrivando a un parco circolante intorno al milione di vetture a metano, si genererebbero, rispetto alle vetture che si prevede saranno sostituite, notevoli risparmi di emissioni per tutte le tipologie di agente inquinante. In particolare, per quanto riguarda l'anidride carbonica, i risparmi stimati sarebbero pari al 25% rispetto alle emissioni prodotte dal parco sostituito. Per quanto riguarda monossido di carbonio (Co), ossidi di azoto (Nox) e idrocarburi non metanici (Nmhc) i risparmi costituirebbero tra il 96% e il 98% delle emissioni totali dei veicoli sostituiti.

Con l'ipotesi alternativa in cui i 630 mila veicoli stimati per il mercato del metano vengano prodotti e venduti con alimentazione a gpl, per quanto riguarda l'anidride carbonica gli effetti di riduzione sono stimati intorno al 15%, inferiori del 10% rispetto allo scenario di espansione dei veicoli a metano, evidenziando una maggiore efficacia di questi ultimi.

Per quanto riguarda i benefici sociali ambientali l'incremento del numero di veicoli a metano previsto per il periodo 2009-2011 generera' benefici in termini di riduzione di ossidi di azoto, particolato, idrocarburi non metanici e anidride carbonica stimati pari a circa 15,2 milioni di euro. In particolare, le minori emissioni di particolato genereranno un risparmio sociale ambientale pari a 7,13 milioni di euro, mentre la riduzione della Co2 prodotta consentira' un risparmio pari a 4,46 milioni di euro.

Se invece i veicoli nuovi ipotizzati a metano fossero alimentati a gpl, si riscontrerebbero benefici sociali ambientali pari a 12,9 milioni di euro. In termini di benefici monetizzati, quindi, l'impatto positivo del metano e' superiore del 17% rispetto a quello che si otterrebbe con una corrispondente espansione del numero di veicoli a gpl.

Per quanto riguarda la valutazione dell'impatto dei veicoli a metano sulla salute, lo studio si e' concentrato sui differenziali relativi alle emissioni da particolato complessive. Nello specifico, sono stati analizzati gli effetti generati da un aumento della percentuale di parco auto veicolare nazionale alimentata a metano. Lo scenario tendenziale prevede nel triennio 2009-2011 un peso relativo del parco veicolare a metano pari al 3,3% del totale mentre un secondo scenario ''alto'', con un peso dei veicoli a metano pari al 10%, e' stato considerato al fine di valutare l'impatto potenziale di una particolare concentrazione dei veicoli a metano in aree urbane e metropolitane.

Nello scenario tendenziale, si prevede una diminuzione annua delle cause di morte legate a concentrazioni di particolato superiori a 20 μg/m3 dell'1,3%, come tumori delle vie respiratorie, infarto, ictus, malattie cardiovascolari e respiratorie. Nello scenario ''alto'', ipotizzando un peso relativo dei veicoli a metano del 10%, la diminuzione annua delle cause di morte legate a concentrazioni di particolato superiori a 20 μg/m3 e' stimata di poco inferiore al 4%.

Analizzando inoltre le cause di malattia legate alle concentrazioni di particolato in atmosfera, le stime riferite allo scenario tendenziale evidenziano per la popolazione infantile una diminuzione pari a 197 casi di bronchite e 2.641 casi di lower respiratory symptoms nelle principali realta' metropolitane italiane. Per quanto riguarda gli adulti le diminuzioni piu' sensibili riguardano l'asma (4.197 casi in meno), e la stima delle giornate di lavoro perse (10.101 giornate in meno).

Infine, sotto le ipotesi di scenario ''alto'', si stimano per la popolazione infantile una diminuzione pari a 617 casi di bronchite e 8.252 casi di lower respiratory symptoms; per quanto riguarda gli adulti le diminuzioni piu' sensibili riguardano l'asma (13.115 casi in meno), e la stima delle giornate di lavoro perse (31.567 giornate in meno).
fonte:adnkronos.com

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