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sabato 31 luglio 2010

Acqua : è un diritto fondamentale. Una risoluzione ONU che non farà piacere alle aziende


L’assemblea generale delle Nazioni Unite ha dichiarato che l’accesso all’acqua potabile è un “diritto fondamentale, essenziale per il pieno esercizio del diritto alla vita e tutti i diritti umani”

Non so se questo sarà un argine efficace contro la privatizzazione dell’acqua decisa dal Governo italiano.

Però credo che la decisione dell’Onu non farà piacere alle aziende che consumano moltissima acqua, tipo Coca Cola e tante altre. Avevano addirittura messo per iscritto il loro scarsissimo gradimento alla prospettiva che l’accesso all’acqua fosse considerato un diritto umano.

Il quadro generale della situazione è dato dal “picco dell’acqua” dichiarato dal prestigioso Pacific Institute qualche tempo fa.

Significa che l’umanità già sfrutta il 50% dell’acqua dolce disponibile. E se l’altro 50% – quello ancora da sfruttare – sembra tanto, attenzione: è di difficile accesso (l’acqua “facile” l’abbiamo già usata) e la popolazione mondiale è in aumento,

Ancora una cosa va sottolineata. Le acque dolci superficiali sono in gran parte inquinate. L’acqua potabile di solito viene estratta dal sottosuolo. E’ acqua di falda, che ha impiegato secoli o millenni per accumularsi, e che viene consumata ad una velocità molto maggiore rispetto a quella necessaria per rigenerarsi.

Per questo aziende come da Coca-Cola, Nestle (acqua in bottiglia), SAB Miller (birra), Syngenta (agroindustria) e World Bank hanno commissionato qualche mese fa alla società di consulenza manageriale McKinsey & Co un rapporto sulla situazione idrica planetaria.

“Charting our water future” – questo il titolo del rapporto – sostiene che nel 2030 probabilmente la domanda globale d’acqua supererà del 40% la disponibilità effettiva, e propone di andare oltre il facile rimedio (così lo chiamano) di considerare l’accesso all’acqua un diritto umano: se l’acqua sarà pagata per quel che vale, non andrà più sprecata.

Invece la risoluzione votata mercoledì dall’assemblea delle Nazioni Unite stabilisce che l’accesso all’acqua potabile per bere e per scopi igienici è un fondamentale diritto umano.

Un diritto di cui ora non godono 884 milioni di persone, mentre secondo stime Onu 2,6 miliardi di esseri umani non hanno i servizi igienici di base.

Il comunicato stampa dell’Onu l’accesso all’acqua potabile è un diritto umano

fonte: http://www.blogeko.it

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