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lunedì 11 novembre 2019

11 novembre 2019 terremoto in Francia

PARIGI I tre reattori della centrale nucleare di Cruas-Meysse, nell’Ardèche, vengono chiusi per controlli dopo il terremoto che lunedì ha colpito la regione nel Sud della Francia. Il sisma aveva l'epicentro nell'Ardèche, "26 km a sud-est di Privas", ha riferito in una nota l'Ufficio sismologico centrale francese (Bcsf) di Strasburgo. La città più colpita è Montèlimar dove una persona è rimasta gravemente ferita nella caduta di un'impalcatura. Nel dipartimento, altre tre persone hanno riportate leggere ferite a seguito "di un attacco di panico".
A destare la maggiore preoccupazione è però il sito nucleare. Secondo il collettivo antinucleare di Vaucluse, l'epicentro si trova "a meno di 20 chilometri dalla centrale nucleare dove è stato avvertito il sisma nella sala macchine dei reattori, e 30 chilometri dal sito atomico di Tricastin". Il gruppo sottolinea che il sito di Tricastin "situato su una faglia sismica attiva e sotto il canale Donzère-Mondragon" è "il sito nucleare più pericoloso in Europa e si estende su oltre 615 ettari", e chiedono quindi che venga fermano immediatamente. L'Agenzia per la sicurezza nucleare (Asn) ha assicurato che il terremoto non ha causato "nessun danno apparente" ai siti e che avrebbe esaminato "le condizioni alle quali i reattori possono essere riavviati". Una portavoce ha spiegato che lo spegnimento dei reattori potrebbe durare "alcuni giorni", a seconda di cosa verrà fuori dai sopralluoghi. D'altra parte, la centrale nucleare di Tricastin, più lontana dall'epicentro del terremoto, non verrà arrestata, poichè non è stata misurata alcuna soglia di avviso, ha aggiunto l'Asn. Il sisma è stato avvertito fino a Saint-Etienne, Grenoble, Lione e persino nel sud della Francia, ma è stato a Teil, una località al confine con Montèlimar con oltre 8.500 abitanti, a subire i danni materiali maggiori. Secondo il sindaco della città, Olivier Peverelli, che afferma di aver "temuto per la propria vita", due campanili "stanno per cadere" e l'ultimo piano del municipio è inaccessibile perchè "i soffitti sono venuti giù". L’associazione «Sortir du nucleaire» che milita per l’abbandono del nucleare (fonte del 75% dell’energia elettrica consumata in Francia) contesta però il quadro rassicurante fornito dalle autorità, e ricorda che quelle centrali sono a norma in caso di scosse fino a 5,2 gradi Richter, inferiori ai 5,4 registrati lunedì.
La paura Fukushima 
Nel 2017 l’Autorità per la sicurezza del nucleare ha chiesto a EDF di chiudere i quattro reattori della centrale di Tricastin per procedere a verifiche: il timore è che un terremoto possa provocare rotture nella diga sul canale del Rodano e portare a un’inondazione con la successiva fusione del combustibile nucleare, ripetendo lo scenario della catastrofe di Fukushima del marzo 2011 in Giappone. Sempre due anni fa la diga di Tricastin è stata rinforzata e i reattori sono stati riattivati. Ma nel giugno scorso l’Autorità ha chiesto nuovi lavori di messa in sicurezza, che dovranno essere effettuati entro il 2022.
La soglia massima 
L’indice SMS (Sisma maggiorato di sicurezza) è stato calcolato di nuovo in seguito al disastro di Fukushima. È superiore al terremoto più grave che verosimilmente può prodursi una volta ogni mille anni, e che nel caso del Sud della Francia risale all’8 agosto 1873 di 4,7 gradi sulla scala Richter, a Chateauneuf-du-Rhone, a pochi chilometri dall’attuale centrale di Tricastin.

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