''Ha spesso raccontato le nostre battaglie, dall'antibracconaggio a fianco delle Guardie venatorie alla lotta al degrado del territorio, dal sequestro di specie protette alle storie legate ai Centri di recupero animali.
Emilio era una di quei giornalisti di cui l'Italia ha tanto bisogno, impegnata generosamente in prima persona in tante battaglie per un futuro migliore'' , ha dichiarato Fulco Pratesi, Presidente onorario del WWF Italia.
''Siamo profondamente colpiti dalla sua morte improvvisa che lascia un vuoto in tutti noi e in particolare a coloro che lo hanno spesso affiancato nei suoi reportage. Con la scomparsa di Emilio se ne va un amico ed un giornalista tenace e unico'', aggiunge Massimiliano Rocco, Responsabile specie del WWF Italia che in questi anni lo ha spesso affiancato per la realizzazione dei suoi servizi.
l giornalista e scrittore Emilio Nessi e' morto ieri sera, a 59 anni per un malore improvviso, nella sua casa di Milano. Era noto come paladino degli animali e delle specie a rischio e storico collaboratore della Rai, come di altre testate.
Sempre pronto a intervenire dove vi fosse una denuncia per maltrattamenti ad animali, con speciale attenzione a quelli meno noti, come le otarie della Skeleton coast in Namibia o i cigni reali trafitti dalle balestre nel nord Europa, dai cuccioli di animali rari, ma anche di cani di razza, contrabbandati in situazioni estreme.
Famosa la sua battaglia in favore dei beluga, che i russi addestrano per operazioni militari, come quello divenuto celebre col nome di ‘Palla di neve’, che, grazie anche a Nessi, e' stato liberato nel Mar Nero. A quest'ultimo dedico' uno dei suoi libri, ‘Palla di neve’ appunto, che nel 1995 divenne anche un film di Maurizio Nichetti con lo stesso titolo. Nel 2004 aveva pubblicato ‘L'Arca di Nessi’, in cui racconta storie di salvataggi di animali, e ne aveva devoluto i diritti d'autore alla Lega Italiana Protezione Uccelli.
1 commento:
grazie Emilio, ho avuto il privilegio di conoscerti e di condividere con te l'emozione della nascita di 95 piccole tartarughe in quel di agrigento, grazie per la tua sensibilità, la tua disponibilità, la tua simpatia e per tutto il bello che ci hai lasciato.....
Irene
(o come mi chiamavi tu, "la bionda delle tartarughe")
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