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giovedì 9 luglio 2009

RISCALDAMENTO GLOBALE : SENZA OBIETTIVI MEDIO TERMINE NESSUNA SOLUZIONE PER IL SURRISCALDAMENTO DEL PIANETA


Per il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon sono insufficienti i traguardi che i paesi del G8 hanno concordato sul clima. 'Il problema del clima e' una responsabilita' imperativa e storica -ha detto- per il futuro dell'umanita' e del nostro pianeta'. I paesi del G8 hanno concordato di contenere a due gradi centigradi (rispetto all'era pre-industriale) il riscaldamento massimo del pianeta e di ridurre tra il 50 e l'80% le emissioni di gas inquinanti entro il 2050.


Non ci sara' alcun risultato tangibile nella lotta sui cambiamenti climatici se i Grandi e i paesi emergenti non condivideranno una roadmap di taglio delle emissioni e politiche di adattamento a medio e non solo lungo termine.
Ne e' convinto Kim Bering Becker, responsabile internazionale sul clima per il WWF, che in un approfondimento in sala stampa a Coppito sulla Dichiarazione del Major Economies Forum (Mef), ha chiarito che, a suo avviso, non ci sara' nessun avanzamento sul tema dei cambiamenti climatici se non si arrivera' ad un taglio dal 25 al 40% delle emissioni di gas serra entro il 2020 a livello globale. ''Bisogna uscire dalle posizioni contrapposte che vedono Paesi emergenti e Paesi industrializzati aspettare gli uni il primo passo degli altri in tema di emissioni. I Paesi sviluppati, principali responsabili per i livelli attuali di inquinamento debbono fare il primo passo'', ha detto Bering Becker. Buono, invece, a suo avviso il risultato ottenuto sulla Partnership Globale sulle tecnologie amiche del clima: ''finalmente si comincia a mettere in campo qualche misura concreta in direzione dell'adattamento ai cambiamenti climatici. Ci abbiamo lavorato molto e crediamo che da queste aree possano arrivare interessanti novita', da verificare in un auspicabile incontro di novembre, precedente al vertice Onu di Copenhagen sul clima''.

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