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sabato 19 settembre 2009

TONNO ROSSO: IL futuro della specie nel Mediterraneo,E NELLE MANI DELL'ITALIA


Appello del WWF ai ministri Zaia (Agricoltura) e Prestigiacomo (Ambiente), in difesa del tonno rosso. Il futuro della specie nel Mediterraneo, infatti, dipende da un'importante decisione che il governo italiano dovra' prendere entro lunedi' 21 settembre, quando, nell'ambito della riunione del Comitato della CITES dei Paesi della Unione Europea, l'Italia dovra' votare insieme agli altri Paesi dell'Unione per decidere se appoggiare o respingere l'inclusione del Tonno rosso del Mediterraneo (Thunnus thynnus) nell'Appendice I della CITES (Convenzione Internazionale sul commercio delle specie in pericolo di fauna e flora).

Nelle ultime settimane, dopo una attenta e puntuale analisi scientifica dello status della specie e dei dati presentati nella proposta presentata dal Principato di Monaco, la stessa Commissione Europea ha fortemente raccomandato di sostenere la proposta di inclusione del Tonno nell'Appendice I della CITES, cosa che ha ribadito anche il Gruppo di Revisione Scientifica CITES dell'Unione Europea l'11 di settembre.

Il WWF chiede che il governo voti a favore dell'inclusione del Tonno rosso nell'Appendice I della CITES, per salvare una specie prossima al collasso commerciale, anticamera di una possibile estinzione, e per salvare un'attivita' di pesca tradizionale ed industriale di notevole importanza economica e culturale.

E l'appello viene ribadito in questi giorni sui principali quotidiani europei (oggi anche in Italia), attraverso una campagna pubblicitaria rivolta ai Primi ministri e ai Ministri competenti dei singoli Paesi: un tonno pescato dal mare direttamente con due bacchette da sushi e il messaggio inequivocabile ''Ministri Prestigiacomo e Zaia, la sopravvivenza del tonno rosso del Mediterraneo e' nelle vostre mani''.

Sono ormai numerose le analisi tecnico-scientifiche che richiedono in maniera chiara e distinta che la gestione del tonno rosso in Mediterraneo deve cambiare drasticamente se si vuole evitare un iniziale collasso commerciale e un declino drammatico della popolazione di tonni entro i prossimi due anni.

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