Settantacinque Paesi, che rappresentano oltre l'80% delle emissioni di gas serra, hanno ''promesso'' di tagliare o limitare le proprie emissioni di Co2 entro il 2020. Lo ha annunciato la Convenzione dell'Onu sui Cambiamenti climatici (Unfccc) a tre mesi dall'Accordo di Copenaghen.
Sono 111, in totale, i Paesi che, insieme all'Unione Europea ''hanno indicato il proprio supporto all'Accordo'', ha spiegato l'Unfccc sottolineando che l'impegno ''e' solo un altro passo in avanti nella lotta ai cambiamenti climatici''.
Raggiunto dopo un lungo ed estenuante dibattito, l'Accordo di Copenhagen, dal nome della capitale danese in cui e' stato siglato, fissa come obiettivo la limitazione a due gradi dell'aumento medio della temperatura del pianeta e promette 30 miliardi di dollari ai Paesi poveri in tre anni.
Molte le polemiche esplose proprio a causa dalla stessa natura dell'accordo, che, essendo non vincolante non costringe i Paesi ad un impegno definitivo e complessivo nella lotta ai cambiamenti climatici.
Il rapporto pubblicato oggi dall'Unfccc conferma che i grandi emettitori, tra cui Cina, India e Brasile, hanno dato il loro impegno politico. Il segretario generale della Convezione, Yvo de Boer, ha spiegato che le promesse sono sigificative ma non rappresentano la risposta finale.
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