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venerdì 19 novembre 2010

Ndm-1: Superbatterio NDM-1, due casi in Italia


Rezza (Iss): sono persone tornate da viaggi in Asia,non c'è una vera diffusione ma siamo in stato d'allerta.

È arrivato anche in Italia il superbatterio "New Delhi", resistente alla maggior parte degli antibiotici: nel nostro Paese sono stati registrati due casi di contagio. Originario dell'India, si è diffuso in Europa (Regno Unito, Francia, Svezia, Olanda), Stati Uniti e Canada. Nessun nuovo farmaco è efficace contro questo microrganismo, chiamato NDM-1. «La comparsa del superbatterio in Gran Bretagna è in parte anche dovuta a un fenomeno di delocalizzazione degli interventi chirurgici, per cui si effettuano in India interventi - per esempio di chirurgia estetica - molto costosi in Gran Bretagna - ha spiegato il direttore del dipartimento malattie infettive dell'Istituto superiore di Sanità Giovanni Rezza -. In Italia si registrano solo un paio di casi di contagio, in persone di ritorno da viaggi in Asia, e non c'è ancora una vera diffusione del superbatterio, che può provocare polmoniti, setticemie e infezioni. C'è una situazione di allerta e il fenomeno è costantemente monitorato».

«MANCA LA RICERCA» - «I due italiani hanno contratto l'infezione in Asia - continua Rezza -, nel nostro Paese non c'è una trasmissione sostenuta, tale da far preoccupare, anche se nulla vieta che ci possa essere in futuro». Secondo Rezza l'enfasi sul batterio NDM-1 rischia però di far passare in secondo piano altri microrganismi resistenti: «Ci sono altri batteri che sono resistenti alle stesse classi di antibiotici di NDM-1 che circolano nel nostro Paese, ormai questo è un problema grave soprattutto per i batteri gram negativi, anche perché queste infezioni circolano in reparti come le terapie intensive, dove i pazienti sono già debilitati da altre malattie gravi». I mezzi per difendersi da questi superbatteri sono ormai pochi: «L'ultimo baluardo è rappresentato dalla colistina - continua Rezza -, ma nei casi in cui non funziona il problema diventa grave. C'è una mancanza di ricerca e sviluppo in questo campo, evidentemente la resa economica non è ottimale rapportata agli investimenti necessari, quindi le scoperte di nuovi farmaci segnano il passo».

SETTE MORTI IN EUROPA - Con il nome di NDM-1 si definisce un gene in grado di "saltare" tra diversi batteri conferendo una speciale resistenza anche ai carbapenemi, una classe di antibiotici considerata l'ultimo baluardo contro i microrganismi resistenti. In Europa sono stati segnalati casi di contagio in 13 Paesi, ha detto Dominique Monnet del Centro Europeo di Controllo e prevenzione delle Malattie (Ecdc). «Fino ad oggi sono stati segnalati 77 casi di infezione da NDM-1 in tutta Europa - afferma Monnet, che pubblicherà i dati completi la prossima settimana sul bollettino dell'agenzia -. Sono stati colpiti 13 Paesi, tra cui Francia, Italia, Germania e Spagna, e ci sono stati sette morti. Due terzi dei casi si sono verificati in Gran Bretagna e la maggior parte è associata a cure mediche o a viaggi nel subcontinente indiano, anche se una piccola parte deriva da un focolaio sviluppato nei Balcani». Secondo l'esperta solo due antibiotici riescono ad essere efficaci contro il batterio: la colistina, che però ha forti effetti collaterali, e la tigeciclina, che funziona in un numero limitato di casi.

fonte:http://www.corriere.it/salute/10novembre_17/super-batterio-italia-europa_c83f6eb4-f265-11df-a59d-00144f02aabc.shtml

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