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venerdì 15 maggio 2009

Green University: Ambiente, nasce alla Luiss il primo programma di Green University


Raccolta differenziata, consumi ridotti delle risorse, meno spreco di acqua, carta ed energia. Nasce con questi obiettivi all'Ateneo Luiss 'Guido Carli' il primo progetto di Green University. Un progetto nato dall'iniziativa degli studenti del campus romano ma sostenuto dall'Universita' nei suoi vertici che, attraverso la Codiscu, lo ha finanziato gia' con 200mila euro, dando cosi' alla luce l'Associazione Culturale Luiss Sostenibile. E per allargare la platea dei giovani ecologisti dell'universita', nell'Ateneo della Capitale e' partito oggi il primo di una serie di incontri con i massimi esperti di ecosostenibilita'.
A discutere, alla presenza del Direttore generale della Luiss Pierluigi Celli e del Rettore dell'Ateneo Massimi Egidi, sul tema de "Le nuove frontiere dell'Ambiente: sicurezza energetica e tutela ambientale" sono stati esponenti delle maggiori imprese produttrici di energia, ambientalisti e esperti di geopolitica che, davanti ad una platea di laureandi e neolaureati, si sono confrontati sui temi piu' scottanti legati ai cambiamenti climatici e alla tutela dell'ambiente, senza tralasciare l'opzione energetica del nucleare o la scelta delle rinnovabili. L'incontro ha rappresentato anche presentazione ufficiale dell'associazione Luiss Sostenibile, guidata da Emanuela Cappuccini.

A realizzare cosi' un'inedita occasione di formazione sulla sostenibilita' per gli studenti della Luiss sono stati, tra gli altri, il presidente di Nomisma, Davide Tabarelli, il responsabile di Ingegneria di Enel Green Power, Vittorio Vagliasindi, il responsabile scientifico di Legambiente, Stefano Ciafani, e il docente di Studi strategici della Luiss, Carlo Jean, uno dei massimi esperti italiani di geopolitica.

La Luiss si propone cosi' come "la prima Green University italiana, senza pero' nascondere l'importanza di dover coniugare sostenibilita' con economicita' e sicurezza energetica" come sottolinea all'ADNKRONOS Carlo Jean che, da consulente per la decomission delle centrali nucleari italiane e per sommergibili e navi nucleari della flotta sovietica, ricorda che "se in un Paese aumenta il Pil aumenta anche la domanda di energia". Jean, inoltre, guardando al ritorno del nucleare in Italia da' secco il suo commento: "Magari".

"L'Italia -dice ancora Jean- non e' mai uscita dal nucleare ed ha sempre dovuto contare sul 15% di importazione di energia dall'atomo da Francia e Slovenia". "L'Italia -aggiunge l'esperto di geopolitica- ha si' smantellato la sua produzione di energia nucleare dopo il referendum, ma non certo le tecnologie e le collaborazioni internazionali come quelle con la Romania, la Slovacchia, l'India, la Cina, per non parlare poi dell'accordo recente con la Francia per la costruzione di 4 centrali Epr nel nostro Paese". Jean, che sottolinea il suo interesse e apporto all'associazione Luiss Sostenibile, afferma pero' di essere "dubbioso sul peso antropico sui cambiamenti del clima, un impatto -ricorda- che dallo stesso climatologo del Cnr Vittorio Prodi, e' stato calcolato nello 0,5%".

Interessato al progetto di Green University varato dalla Luiss anche il responsabile degli impianti di Enel Green Power, Vittorio Vigliasindi. "Siamo pronti -dice- a fare la nostra parte. Da sempre Enel si occupa di rinnovabili e con Enel Green Power cercheremo di focalizzare gruppi di persone esperte per migliorare l'efficienza e l'esercizio, dando giusta attenzione alla gestione degli impianti".

Un "si'" al progetto Luiss Sostenibile arriva anche dal responsabile scientifico di Legambiente Stefano Ciafani che, ricordando gli "impegni degli anni '70 dell'associazione ambientalista nelle universita' italiane" sottolinea l'importanza di "contaminare un percorso universitario con temi di ecosostenibilita'" e di formare cosi' "una coscienza piu' ecologica nella futura classe dirigente che uscira' dalla Luiss".

Intervendo quindi sul tema dell'incontro promosso dall'Associazione Luiss Sostenibile", Ciafani sottolinea anche che e' "fondamentale che l'Italia investa in tecnologie del futuro e non in tecnologie del passato come il nucleare" e rimarca come "il progetto della Luiss dimostra che le giovani generazioni spingono verso obiettivi piu' sani". Quindi, agli studenti promotori del progetto Green University, assicura: "Porte aprte alla Legambiente per tutti i giovani che vogliano approfondire le tematiche di ecosostenibilita'".

"Il Paese che comandera' il mondo domani e' il Paese che avra' investito nelle tecnologie verdi. E la Green Economy e' il futuro dell'economia di domani" conclude Ciafani che si aggancia cosi' al messaggio lanciato dal Capo della Casa Bianca, Barack Obama, nel Giorno della Terra. "Mi fa piacere che i giovani si interessino al tema della sostenibilita' con un approccio intelligente, acquisendo informazioni da esperti. Ed Eni e' sempre aperta alla richiesta di formazione che arriva dagli studenti" e', infine, il messaggio portato dal responsabile Studi Economici di Eni, Giuseppe Sammarco, al primo incontro sui temi ambientali di Luiss Sostenibile.

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