NO AL NUCLEARE ESISTONO LE FONTI RINNOVABILI. AMBIENTE,NATURA,DIFESA DEL PIANETA. SALUTE
sabato 30 maggio 2009
RISCALDAMENTO GLOBALE CAUSA 300 MILA MORTI L'ANNO
I cambiamenti climatici provocano 300 mila morti ogni anno. E' l'allarme contenuto nel primo rapporto sui costi umani del riscaldamento globale presentato oggi a Londra dal Global Humanitarian Forum, organizzazione fondata dall'ex segretario generale dell'Onu, Kofi Annan.
Le variazioni climatiche minacciano seriamente 300 milioni di persone in tutto il mondo, un numero destinato a raddoppiare da qui al 2030. ''E' la piu' grande sfida umanitaria dei nostri tempi, che causa sofferenza a centinaia di milioni di persone'', ha detto Annan secondo quanto riporta il sito web della CNN. ''Spero che tutti gli stati membri delle Nazioni Unite andranno a Copenhagen con la volonta' politica di firmare accordi ambiziosi per contrastare il cambiamento climatico'', ha proseguito Annan.
''Come dimostra questo rapporto, l'alternativa e' il rischio di fame, migrazioni e malattie su larga scala''.
Il 99% delle vittime vive in paesi in via di sviluppo, che contribuiscono solo per l'1% all'emissione di gas nocivi. Il rapporto segnala che il cambiamento climatica minaccia tutti e otto gli obiettivi del Milliennium Development. Dei 900 milioni di persone che nel mondo soffrono cronicamente la fame, 45 milioni si ritrovano in questa situazione per colpa dell'inquinamento ambientale. Nei prossimi anni e' previsto un drastico calo della produzione di cibo, con i prezzi che potrebbero salire anche del 20%.
I paesi piu' vulnerabili sono quelli dell'Africa subsahariana, del Medio Oriente, dell'Asia centrale, dell'America latina, di alcune zone degli Stati Uniti e delle regioni artiche. Secondo il Global Humanitarian Forum le nazioni in via di sviluppo hanno bisogno di fondi pari a 100 volte quelli attualmente disponibili per affrontare un costo economico complessivo derivante dai cambiamenti climatici di 125 miliardi di dollari l'anno.
Il meeting di Copenhagen, che si terra' fra sei mesi e dovrebbe stilare degli obiettivi per dopo il 2012 rinnovando l'accorso di Kyoto, ''e' l'ultima chance per evitare la catastrofe globale''.
Perche' la giustizia sociale passa per quella climatica''.
''Ma contrastare i cambiamenti climatici e' possibile - ha concluso il coordinatore della segreteria nazionale di Legambiente -. Basterebbe investire nella riduzione delle emissioni, su efficienza e risparmio energetico, energie rinnovabili, tecnologie a basse emissioni e mobilita' su ferro, ma anche in educazione ai consumi sostenibili''.
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