
Danimarca, infatti, vuole ottenere una quota per la Groenlandia, per uccidere 50 megattere al largo della Groenlandia occidentale, sotto la categoria della 'caccia di sussistenza per le popolazioni indigene'. Essa sostiene che sono necessarie maggiori quantita' di carne di balena per soddisfare i bisogni nutrizionali della popolazione della Groenlandia, un territorio dal governo autonomo che fa parte del regno danese''. Lo rivela la WDCS, Whale and Dolphin Conservation Society, sottolineando ''la la pericolosita' di queste rivendicazioni, del resto non comprovate''.

Cio' contrasta con la natura non commerciale della caccia di 'sussistenza'. Inoltre, ogni anno, in Groenlandia vengono uccise circa 4000 tra piccole balene e focene.
La richiesta della Danimarca per espandere la caccia alle balene in Groenlandia non ha nulla a che vedere con 'i bisogni di sussistenza' ma rappresenta piuttosto un tentativo di 'condonare' la caccia per fini commerciali nelle regioni artiche''.

secondo il quale la Groenlandia puo' sfruttare ambiguita' e lacune presenti nei regolamenti dell'IWC perche' non esistono norme internazionali vincolanti che regolino la caccia per fini di sussistenza.
''Fino a quando tale riforma non verra' completata, la Groenlandia potra' continuare la sua politica di interessi personali all'IWC - continua Entrup - . La WDCS non e' contraria alla caccia per fini di sussistenza da parte delle comunita' indigene, incluse quelle della Groenlandia, che sono state riconosciute dall'IWC come comunita' la cui legittima sussistenza dipende dalle balene.
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