Un pesce-robot permettera' di comprendere e imitare i movimenti dei pesci osservando come reagiscono ai cambiamenti di flusso dell'acqua. E' partito un progetto di ricerca di un consorzio di centri europei, dal quale si ricaveranno molteplici applicazioni, dalle ricerche biologiche, allo sminamento, al controllo dell'inquinamento. Il prototipo potra' essere usato per studiare l'habitat marino nelle vicinanze della costa, dove i robot sottomarini tradizionalihanno difficolta' di manovra.
Lungo un metro e mezzo, molto simile a una carpa . SI USERà fiumi, laghi e mari del resto del mondo. Nessuna evoluzione naturale improvvisa o cambiamento dell'habitat naturale: si tratta di pesci-robot in grado di fiutare l'inquinamento delle acque.
Ogni pesce costa 29mila euro e mima alla perfezione il movimento di quelli veri. Gli esemplari sono dotati di uno speciale sensore chimico in grado di fiutare materiali inquinanti potenzialmente pericolosi fuoriusciti dalle imbarcazioni che sostano nei porti, oppure dai condotti sottomarini. Trasmettono le informazioni a terra in tempo reale con tecnologia Wi-Fi. In realtà in passato era già state adottate soluzioni simili, solo che per il controllo dei pesci era necessario il telecomando, mentre in questo caso possono navigare liberamente senza controllo umano.
Rory Doyel, responsabile della ricerca di Bmt Group, l'azienda che ha sviluppato il robot con i ricercatori della Essex University, ha detto che la scelta di puntare sulla forma dei pesci, per quanto bizzarra, abbia delle buone ragioni. Molto meglio di un mini-sommergibile convenzionale. «Con il pesce robotico stiamo utilizzando un design creato centinaia di milioni di anni fa, risultato di una evoluzione estremamente efficiente da un punto di vista energetico - ha sottolineato Doyel - . Così i nostri detector possano navigare nelle acque per ore». Come dire, la natura ha pensato a una soluzione estremamente efficiente. Che, rielaborata dall'uomo, può servire a tutelarne la conservazione.
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