Sono circa due milioni e trencentomila le firme raccolte da Italia dei valori e depositate oggi in 350 scatoloni in Corte di Cassazione, in calce ai quesiti referendari che chiedono l'abrogazione delle leggi del governo Berlusconi sul legittimo impedimento processuale, sulla ripresa di produzione in Italia di energia nucleare, sulla privatizzazione dei servizi di gestione dell'acqua. «Abbiamo ritenuto un nostro preciso dovere - scrive il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, sul suo blog - impegnarci per contrastare alcune nefandezze di questo governo: privatizzazione dell'acqua, legittimo impedimento, ritorno al nucleare. Abbiamo posto fiducia nella capacità del partito di rispondere positivamente a questo impegno. Abbiamo creduto nella risposta dei cittadini italiani». Gli scatolini sono arrivati su 5 furgoni, scortati da Di Pietro.
La maggior parte delle firme che l'Italia dei valori ha consegnato in Cassazione, circa 800mila, sono state raccolte per il quesito referendario che chiede l'abolizione del legittimo impedimento. Sono 750 mila quelle contro la privitizzazione dell'acqua e, poco meno (740 mila) quelle contro la legge delega sul nucleare.
Ora, una volta certificata la legittimità delle firme il superamento del quorum minimo per la consultazione, la Cassazione dovrà trasmettere gli atti alla Consulta per la validazione costituzionale dei quesiti proposti.
Un grande risultato, sottolinea Di Pietro, la raccolta di oltre 2 milioni e 200mila firme, «che evidenzia la nostra capacità operativa; la miglior risposta ai denigratori e ai corvi che in queste settimane hanno gettato schizzi di fango su di noi. Anche tra noi qualcuno si è disimpegnato, altri hanno remato contro; il partito farà un'attenta analisi dell'impegno profuso e adotterà gli opportuni provvedimenti».
fonte : ilsole24ore.com
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