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mercoledì 23 settembre 2009

NAVI DEI VELENI: REGIONI CHIEDONO INTERVENTO PRESIDENZA CONSIGLIO

Trovare tutte le ''navi dei veleni' e bonificarle dai rifiuti nocivi, affondati nel Mediterraneo, e' di primario interesse nazionale e per questo deve occuparsene subito la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Questa richiesta e' partita dalla ''Commissione ambiente e protezione civile'' degli assessori regionali, coordinata da Silvio Greco, che si e' riunita oggi presso la Delegazione di Roma della Regione Calabria. Nell'incontro tutti i rappresentanti regionali, all'unanimita', hanno concordato che dopo la scoperta della nave affondata dalla ''ndrangheta davanti alle coste di Cetraro (Cs) si e' aperta una questione nazionale: quella sia di fare piena luce sul traffico criminale di rifiuti tossici, nocivi e radioattivi smaltiti in tutto il Mediterraneo, sia di intervenire per bonificare i relitti. Per questo gli assessori hanno chiesto al presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, di inserire la questione nell'agenda del confronto con il Governo e di ''attivarsi per fissare un rapido incontro con il Ministro dell'Ambiente'', proprio perche' il problema ''non e' dei territori rivieraschi, ma dell'Italia''.

''E' chiaro - ha dichiarato l'assessore all'ambiente della Calabria, Silvio Greco - che i traffici illeciti di rifiuti hanno una filiera lunghissima di responsabilita', che attraversa territori e confini. La cosa di cui ho paura e' il silenzio che abbiamo riscontrato su questa vicenda.'' ''Dobbiamo forzare il Governo ad una decisione, che coinvolga anche l'Unione Europea - ha concluso Greco -, perche' e' l'intero Mediterraneo, dall'Adriatico al Tirreno dal Canale di Sicilia all'Egeo, ad essere coinvolto nell'inabissamento delle navi dei veleni, che potrebbero essere una trentina''.

Per Vincenzo Santochirico, assessore della Regione Basilicata, il Governo deve intervenire immediatamente perche' la situazione del Tirreno non deve rimanere irrisolta, in quanto si rischia di creare un dannosissimo effetto di sfiducia, anche psicologica, che potrebbe portare al blocco di importanti attivita' economiche come la pesca ed il turismo.

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