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venerdì 16 aprile 2010

alimentazione: CORRETTA ALIMENTAZIONE RALLENTA INVECCHIAMENTO

Dagli organismi unicellulari all'uomo, tutti gli esseri viventi vivono piu' a lungo grazie alla riduzione dell'apporto calorico. Lo spiega l'ultimo numero di ''Science'' in uscita domani con un lungo articolo che passa in rassegna i meccanismi metabolici e molecolari che rallentano l'invecchiamento e promuovono salute negli animali da esperimento e nell'uomo sottoposti ad un regime di restrizione calorica o ad altri interventi genetici e farmacologici che simulano la restrizione calorica. Il primo autore dello studio e' Luigi Fontana, direttore del Reparto di Nutrizione ed Invecchiamento dell'Istituto Superiore di Sanita', e responsabile di un progetto di collaborazione internazionale tra l'Iss e la Washington University School of Medicine di St Louis negli Stati Uniti, che ha studiato per primo gli effetti di questo regime dietetico sull'uomo.

''L'obiettivo di questi studi - dice Enrico Garaci, Presidente dell'Istituto Superiore di Sanita' - e' quello di comprendere i meccanismi metabolici e le basi molecolari che regolano l'invecchiamento e la loro correlazione con l'insorgenza delle malattie - in particolare quelle cardiovascolari, tumorali e neurodegenerative - per fare in modo che all'aumentare della vita media corrisponda un aumento anche della sua qualita'''.

La popolazione, prosegue il presidente, ''continua a invecchiare ma non in salute. La speranza di vita alla nascita in Italia, oggi, e' di circa 80 anni, 83 anni per le donne e 78 per gli uomini. La speranza di vita in salute, pero', e' solo di 50 anni: cio' significa che per almeno 30 anni i nostri cittadini sono soggetti a malattie di vario genere, e questo comporta anche un costo sanitario enorme. La sfida e' quella di ridurre in pochi anni il gap tra speranza di vita e speranza di vita in salute''.

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