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martedì 27 aprile 2010

centrali nucleari in Italia: «Nucleare entro 3 anni». Con uno spot Rai in arrivo


Il nucleare tornerà in Italia entro tre anni, ma prima bisognerà convincere gli italiani - «terrorizzati» da una nuova Cernobyl - della sicurezza dei nuovi impianti, magari anche con degli spot da trasmettere sulle reti Rai. Silvio Berlusconi rilancia il progetto nucleare italiano e lo fa al termine di una due giorni trascorsa assieme al premier russo Vladimir Putin, «l’amico Vladimir» come lo chiama più volte durante la conferenza stampa nella dimora settecentesca di Villa Gernetto, teatro dei colloqui che hanno concluso stamattina la visita in Italia dell’ex capo del Cremlino. L’asse tra Roma e Mosca - che già ruota su gas (Eni-Gazprom), auto (Fiat-Sollers) e nuove tecnologie (Pirelli-Finmeccanica-Russian Tech) - si allarga infatti da oggi anche all’atomo.

La Russia, ha garantito Putin, è pronta ad entrare nel business che si apre in Italia, con finanziamenti e supporto tecnologico (forniture di combustibile e smaltimento delle scorie). E le due intese firmate a Villa Gernetto aprono già ampi fronti di cooperazione. La prima - tra Enel e la russa Inter Rao Ues - per lo sviluppo di una nuova centrale a Kaliningrad di terza generazione. L’altra per lo sviluppo degli studi nel settore della fusione nucleare: è la «nuova frontiera dell’energia atomica», si è rallegrato Berlusconi, assicurando che i lavori per la prima centrale nucleare in Italia «saranno iniziati entro tre anni», ovvero - come ha già anticipato il ministro Claudio Scajola che ha in mano il progetto - entro questa legislatura.

«Prima di individuare un luogo in cui realizzare una centrale nucleare - ha avvertito però il Cavaliere - bisogna che cambi l’opinione pubblica italiana» e si convinca della sicurezza delle nuove centrali. Perché se è vero che «il 54% degli italiani» considera necessario il ritorno all’energia atomica per tagliare la sempre più esosa bolletta nazionale, nessuno sembra volere gli impianti «nel giardino di casa». Da qui l’idea di spot da far partire sulla Rai: «Ne ho parlato con esponenti della nostra tv di Stato, stiamo lavorando a un progetto per raccogliere le esperienze dei francesi che vivono vicino le centrali e trasmetterle in Italia. È un lavoro che durerà più di un anno, ma è necessario».

Nel giorno dell’anniversario della tragedia di Cernobyl però, il centrosinistra promette barricate. «L’ennesimo annuncio di propaganda sul nucleare - è il commento di Ermete Realacci (Pd) - tutte le difficoltà di Berlusconi che vorrebbe far digerire agli italiani una scelta sbagliata e antieconomica». Molti interventi della minoranza parlamentare hanno ricordato la tragedia di Cernobyl di 24 anni fa, mentre i militanti di Greenpeace sono corsi a manifestare dinanzi a Montecitorio, vestiti con tute bianche e indossando maschere antigas. Roberto della Seta e Francesco Ferrante, entrambi senatori democratici, contestano che le tecnologie nucleari che ci fornirà la Francia siano di terza generazione:«Non sono altro - affermano in una dichiarazione - l’evoluzione più recente dei reattori degli anni `60, non a caso rifiutati in tutto il mondo, dagli Usa agli Emirati Arabi». Va giu´ duro anche il presidente dei Verdi Angelo Bonelli: «Dietro l’accordo con la Francia potrebbero esserci patti segreti per la costruzione di armi atomiche e per la cooperazione militare». E si chiede: «Stiamo arrivando alla prima bomba atomica italiana?». Per cercare di scongiurare tutto questo un altro gruppo di militanti del Sole che Ride ha manifestato dinanzi alla Camera simulando l’incidente di Cernobyl e fingendosi morti dopo essersi sdraiati in terra. Forti critiche dalle opposizioni sono state rivolte a Berlusconi anche per l’annuncio di una campagna di spot televisivi per convincere l’opinione pubblica a «gradire» il nucleare. «Non poteva esserci dimostrazione migliore - è il commento di Stella Bianchi (Pd) - della debolezza del progetto e della spregiudicatezza con la quale Berlusconi usa i mezzi di informazione».
fonte: ilsecoloxix.ilsole24ore.com

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