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sabato 29 maggio 2010

DISASTRO AMBIENTALE: Golfo del Messico, prosegue la battaglia, decisive prossime 48 ore

Ci vorranno altre 48 ore per sapere se l’operazione Top Kill per chiudere la falla nel pozzo petrolifero nel Golfo del Messico avrà avuto successo. Lo ha riferito il numero uno della Bp, Tony Hayward, che ha assicurato che l’operazione "sta andando abbastanza bene". Per l’ammiraglio della Guardia Costiera, Thad Allen, saranno cruciali le prossime 12-18 ore. Dopo una sospensione di 16 ore perchè i risultati non apparivano sufficienti, l’operazione Top kill è ripresa nella notte. Nel pozzo sono stati immessi gomma e altri materiali e altro fango sarà pompato nel corso della giornata.

Una catastrofe Hayward ha ammesso per la prima volta la gravità dell’incidente: "Questa è chiaramente una catastrofe ambientale, non c’è un altro modo per definirla", ha dichiarato in un’intervista alla Cnn, dopo che aveva sempre minimizzato l’impatto dell’incidente. Il gruppo Bp ha aggiornato a 930 milioni di dollari, oltre 750 milioni di euro, il costo che ha dovuto sopportare per la marea nera fuoriuscita dopo l’affondamento della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon. Intanto Barack Obama è arrivato per la seconda volta in meno di un mese in Louisiana per verificare l’andamento delle operazioni per bloccare la falla e arginare la marea nera.

Obama: "Moratoria di sei mesi" Il presidente americano ha annunciato una moratoria di sei mesi sulle trivellazioni offshore in acque profonde,la sospensione delle attività di 33 pozzi di esplorazione attualmente in corso nel Golfo del Messico e ha ribadito che la Bp pagherà fino all’ultimo centesimo. Ma intanto da un sondaggio Zogby emerge che solo il 16% degli americani approva il modo in cui Obama sta gestendo la crisi, 13 punti in meno rispetto a due settimane fa.

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