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giovedì 4 aprile 2013

cambiamenti climatici : Al Polo Sud: nel mare si forma più ghiaccio perché fa più caldo

L'acqua dolce e fredda che arriva dai ghiacci sciolti in Antartide forma uno strato superficiale nei mari


E' uno studio apparso il 1° aprile sulla rivista specializzata Nature Geoscience e riscontrato da un gruppo internazionale di scienziati nell’arco di analisi durate alcune anni. Nei mari che circondano l’Antartide in inverno si forma più ghiaccio galleggiante proprio a causa del riscaldamento globale. Sembra un paradosso, ma le conclusioni alle quale sono giunti gli studiosi spiegano una serie di fenomeni che già altri esperti climatici avevano riscontrato e predetto (nell’emisfero boreale): l’aumento delle temperature porterà in alcune zone più freddo.

FENOMENI OPPOSTI - Il fenomeno evidenziato nel ghiaccio marino al Polo Sud è l’opposto di quanto visto al Polo Nord: nell’Artico il ghiaccio si sta ritirando a elevata velocità e quello che rimane si sta assottigliando, tanto che alcuni scienziati hanno previsto che nel 2020 l’Artico sarà completamente libero dal pack in estate. In Antartide, invece, il ghiaccio marino aumenta, in particolare in inverno. Qual è la causa?

PARADOSSO - Secondo Richard Bintanja, climatologo del Reale istituto meteorologico olandese di Utrecht, che insieme ad altri colleghi ha preso parte alla ricerca, il paradosso si spiega con il fatto che lo scioglimento di 250 miliardi di tonnellate all’anno di ghiaccio dalla massa continentale antartica, riversa nei mari un’enorme quantità di acqua dolce che forma uno strato di acqua fredda sulla superficie oceanica, il quale protegge il ghiaccio marino dall'acqua più profonda e leggermente più calda. Gli autori dello studio hanno analizzato i dati di temperatura e salinità registrati dai satelliti e dalle boe oceaniche nel periodo 1985-2010.

DUBBI - Altri scienziati affermano che possono esserci diverse spiegazioni per l'aumento del ghiaccio marino in Antartide. Secondo Paul Holland, oceanografo del British Antarctic Survey di Cambridge, «lo scioglimento di enormi masse di ghiaccio continentale è un fatto, ma non è detto che questo influisca in modo significativo nell'incremento del pack». Holland lo scorso anno ha pubblicato un articolo in cui afferma che l'incremento del ghiaccio marino nel mare di Waddell è dovuto a una diversa distribuzione dei venti circumantartici, basandosi sui dati raccolti dai satelliti sui movimenti dei ghiaccio tra il 1992 e il 2010. In altre aree, come nel mare del Re Håkon, l'aumento del ghiaccio marino è dovuto alla combinazione degli effetti della temperature e del vento. Bintanja replica che gli effetti del vento sono importanti a livello locale, ma a livello continentale sono più decisive le quantità di acqua dolce derivate dallo scioglimento dei ghiacciai.

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