
Inoltre, nel 34,4% dei punti delle acque superficiali e nel 12,3% dei punti di quelle sotterranee i livelli misurati risultano superiori ai limiti delle acque potabili. Le concentrazioni sono state confrontate anche con i limiti di qualità ambientale, recentemente introdotti, basati sulla tossicità delle sostanze per gli organismi acquatici. In questo caso il 13,2% dei punti delle acque superficiali e il 7,9% di quelli delle acque sotterranee hanno concentrazioni superiori al limite.
E' questa la situazione descritta dall'ISPRA nel Rapporto Nazionale Pesticidi nelle Acque 2013, realizzato dall'Istituto sulla base delle informazioni fornite dalle Regioni e dalle Agenzie regionali e provinciali per la protezione dell'ambiente. Il rapporto, che analizza l'evoluzione della contaminazione sulla base dei dati raccolti a partire dal 2003, anche grazie alle maggiori dimensioni e completezza del monitoraggio rispetto al passato, mostra un aumento della frequenza di pesticidi nei campioni delle due tipologie di acqua prese in esame.
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