Radioattivita' anche in mare a Fukushima, nei pressi della centrale. E' stata rilevata dalla Tepco, la societa' di gestione dell'impianto nucleare giapponese. E il livello di radioattivita' e' aumentato notevolmente dopo due giorni di pioggia nell'area vicina alla centrale di Fukushima, ha riferito il ministero della scienza di Tokyo.
Il personale della centrale nucleare di Fukushima ha ripreso a lavorare per cercare di ristabilire i sistemi di raffreddamento dell'impianto, dopo essere stato fatto evacuare per la comparsa di fumo dai reattori 2 e 3. Salgono al contempo i livelli di radioattività sia nel mare che negli alimenti. A Fukushina nuove fughe di vapore sono visibili anche oggi, secondo i mass media, ma un responsabile dell'agenzia che gestisce l'impianto, Tokyo Electric Power (Tepco), ha dichiarato che il vapore non dovrebbe complicare i lavori. Il raffreddamento dei reattori con l'aiuto dei cannoni ad acqua non è però ripartito, ha precisato l'azienda.
L'Agenzia per la sicurezza ha fatto sapere che una decisione a riguardo dovrebbe essere adottata in giornata. I tecnici sono riusciti a ripristinare l'alimentazione elettrica della centrale coleggando a una linea esterna tutti i reattori, ma non hanno ancora rimesso in funzione le attrezzature, in particolare i sistemi di raffreddamento, essenziali per evitare una fusione del combustibile nucleare. Ieri, fumo grigio era fuoruscito dal reattore 3, allarmando le autorità. Si tratta del reattore che ha subito i maggiori danni causati dal sisma e dallo tsunami dell'11 marzo scorso. Nel contempo preoccupano i livelli di radioattività, in crescita. Livelli anomali di radioattovità si segnalano nell'acqua di mare attorno alla centrale e negli alimenti. Le concentrazioni di iodio 131 e di cesio 134 riscontrate nell'acqua marina nella zona vicina l'impiante erano ieri sera rispettivamente 126,7 volte e 24,8 volte più elevate rispetto al livello massimo stabilito dal governo nipponico. E anche il fatto che sia stata rilevata la presenza di tracce di radioattività su prodotti alimentari giapponesi mostra che la situazione è "più grave" di quanto s'era originariamente pensato, ha detto ieri il portavoce dell'ufficio regionale per il Pacifico occidentale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) Peter Cordingley. Cordinglwy ha detto che la sua organizzazione ritiene che in Giappone si "debba essere cauti" su cosa si beve o mangia.
Nei giorni scorsi sono state rilevate tracce di sostanze radioattive su spinaci, altre verdure e latte provenienti dalle aree vicine a Fukushima-1, la centrale danneggiata dallo tsunami e al centro della più grave emergenza nucleare dai tempi di Chernobyl. Rilevata radioattività anche nell'acqua corrente di Tokyo. Il governo nipponico, pur ripetendo a più riprese che le quantità rinvenute sono ben lontane dal rappresentare un pericolo per la salute, hanno bloccato la distribuzione delle verdure prodotte in 4 prefetture limitrofe alla centrale. Cordingley ha sottolineato che, mentre l'area di sicurezza decisa dal governo giapponese s'estende fino a 30 km dalla centrale, gli spinaci contaminati e le mucche che hanno fatto il latte si trovavano anche a 120 km.
Nessun commento:
Posta un commento